GROTTA DI FIUMELATTE (Lo1501)

Speleologia
Descrizione itinerario

La grotta di Fiumelatte si apre a 325 m s.l.m. a monte dell’omonima frazione del Comune di Varenna e costituisce uno dei fenomeni carsici più evidenti dell’intero massiccio delle Grigne. Per questo motivo e grazie alla facilità di accesso fu descritta in passato da eminenti naturalisti e rappresentata in diverse stampe. Spesso alla sua visita faceva seguito un’escursione sulle pendici della montagna per osservare un altro fenomeno particolarmente noto: la Ghiacciaia del Moncodeno. Questa cavità si trova sul versante settentrionale del Grignone e ha sempre destato curiosità per la presenza di notevoli concrezioni di ghiaccio anche durante la stagione estiva. Alcuni studiosi del passato, dimostrando una notevole intuizione, teorizzarono una diretta relazione tra i due fenomeni. Relazione, in qualche modo accertata per mezzo di un esperimento di tracciamento delle acque avvenuto nel dicembre del 1989. Gli speleologi impegnati nelle esplorazioni infatti, disciolsero nel torrente che percorre il ramo del Cobra nell’abisso W le Donne circa 2.5 kg di fluoresceina, un colorante atossico. L’unica sorgente che diede esito positivo, dopo circa 8 giorni, fu proprio il Fiumelatte. Questo esperimento quindi accertò definitivamente la diretta relazione tra la grotta di Fiumelatte e il sistema carsico presente nell’area sommitale della montagna. La grotta non agisce da sorgente perenne ma ha un regime stagionale che alterna periodi di magra a periodi di piena. Questo comportamento è proprio delle sorgenti di troppo pieno dei sistemi carsici: significa quindi che le principali sorgenti devono trovarsi a quota altimetrica inferiore ovvero sotto il livello del lago.
Benchè visitati e decritti più volte in passato gli ambienti ipogei della grotta di Fiumelatte vennero rappresentati su carta solo nel 1922 per mano di G. Guzzi che ne tracciò un rilievo approssimativo. Il primo rilievo strumentale fu realizzato quasi trent’anni più tardi da R. Pozzi e A. Binda mentre nel 1981 venne realizzato un rilievo di dettaglio a cura di A. Bini. Dagli anni ’80 sono in corso una serie di esplorazioni speleosubacquee dei sifoni terminali principalmente ad opera di elementi del Gruppo Speleologico Lecchese.
La grotta è costituita da un intrico di gallerie poste a vari livelli e caratterizzata dalla presenza di una faglia principale che ne condiziona la struttura. Attualmente è nota per uno sviluppo inferiore al chilometro e presenta un dislivello complessivo di oltre 100 m. Il dislivello negativo, oltre 60 m, è costituito da parti subacquee.

Autore: Antonio Premazzi – SPELEO CLUB CAI ERBA – Progetto InGrigna!

Note

La grotta di Fiumelatte è una grossa sorgente carsica temporanea in diretta connessione con le grotte che si aprono nell’area sommitale della Grigna settentrionale (foto Andrea Ferrario – GRUPPO GROTTE CAI SARONNO – Progetto InGrigna!)
Si ringrazia Federazione Speleologica Lombarda per l’utilizzo a titolo gratuito dei dati catastali delle grotte citate nel testo

Tracciato GPS

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