Alpe di Paglio-Rifugio Santa Rita

Trekking
  • Località di partenza | Alpe di Paglio

 

 

  • Dislivello compiuto | 620m

 

 

  • Altitudine massima raggiungibile | 2000m

 

 

Descrizione itinerario

Partendo dall’Alpe Paglio (1386 metri) si prende lo sterrato che conduce al Pian delle Betulle (1484 metri). Da qui, proseguendo sempre lungo lo sterrato e superata una sbarra, si arriva dapprima all’alpe Ortighera (1500 metri) dove lo sguardo comincia a spaziare verso le Alpi, ma in particolare sul Grignone.
Proseguiamo lundo la sterrata salendo con pendenza a volte sostenuta ma mai faticosa, e raggiungiamo la località denominata Larice Bruciato a quota 1708 metri, sullo spartiacque tra la Valsassina e la Val Marcia.
La strada prosegue in discesa fino alla bocchetta di Olino (1640 metri) da cui è possibile ammirare il panorama su ambedue le valli. Continuiamo su questa strada fino ad un cartello rotondo che indica “Santa Rita – Biandino”: a questo punto è possibile proseguire seguendo ques’ultimo e portandoci in cima al dosso o proseguire ancora andando dritti ed ignorando quindi il cartello.
Arrivati ad una piccola costruzione la strada si interrompe diventando sentiero che con pendenza abbastanza decisa ci porta alla Bocchetta di Agoredo a quota 1825 dove nuovi orizzonti si aprono ai nostri occhi.
Risalendo i pendii erbosi del Pizzo Cornagiera, arriviamo al sentiero che a mezza costa ci porta verso la Val Biandino, al cospetto del Pizzo dei tre Signori, e dove nel fondovalle distinguiamo il gruppo di case nel quale spicca la bianca chiesetta della Madonna della Neve.

Arriviamo in località Laghetti a quota 1930 dove troviamo due pozze d’acqua, una cappelletta e delle panche con tavoli sulle quali è possibile riposare un po’: manca ancora un’ora buona infatti prima di arrivare al rifugio, ma è il tratto più bello dell’intero itinerario. Il sentiero a questo punto scende tra prati e cespugli con vista sulla Val Varrone a sinistra e sulla Val Biandino a destra e camminando lungo il crinale, passiamo sotto un traliccio dell’alta tensione arrivando al buco del Rat a quota 1815.
Attacchiamo di netto la cresta tornando a salire abbastanza ripidamente e percorrendo qualche metro un po’ esposto. fino ad un un bivio (m. 1930): a sinistra c’è il sentiero basso (facile) e a destra quello in cresta (difficile). Entrambi conducono al rifugio Santa Rita in 25 minuti.

Note

Itinerario fra i più entusiasmanti delle Alpi Centrali, e forse non solo. Da gustarsi a gambe allenate

Tracciato GPS
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